Damiano dei Måneskin: «Le mamme mi chiedono “Posso toccarti?”»

Damiano dei Måneskin si confessa a tutto tondo e parla di donne, sesso, musica e soprattutto di alcune richieste che spesso riceve...

Damiano dei Måneskin è ormai una star. A dispetto dei suoi vent’anni, sembra già un «uomo navigato», come lui stesso dice. E invece è un ragazzo normalissimo, con la testa sulle spalle e un sogno che, giorno dopo giorno, sta diventando realtà. Anche se è costretto a fare i conti con certe richieste, soprattutto da parte delle mamme.

Damiano a ruota libera

Damiano si confessa a Cosmopolitan e parla di musica, donne, sesso, droga e richieste particolari che di tanto in tanto riceve. Lo direste mai che è un tipo precississimo, ligio al dovere e molto disciplinato? Ebbene sì. Ecco la sua confessione:

«Sono un ex giocatore di basket, la disciplina viene da lì e, sì, sono quello che dà le regole, che rompe le palle. Sono severissimo con me stesso, e se voglio che gli altri facciano come me, devo dare il buon esempio. Io poi sono il più grande e avendo un pochetto in più di vita rispetto a loro magari vedo prima le responsabilità. Il “sesso & droga” lo può fare chiunque. Non è certo quello che ti rende figo»

E poi parla di donne, che – confessa – non gli sono mai mancate, nemmeno prima del successo:

«Con le donne mi è sempre andata bene. Però adesso è tipo una macchina da guerra. Le fan ci lanciano i reggiseni, una roba alla Vasco Rossi. Era lui l’ultimo cui tiravano i reggiseni, no? Poi al firmacopie arrivano madri con figli magari anche piccoli, ed è capitato che mentre Vic si prende cura dei ragazzini, le madri mi dicano: “Ti posso dare un bacetto, ti posso toccare il culo?”»

Un tipo ambizioso

C’è chi crede che Damiano sia un tipo presuntuoso e arrogante. Ma su questo punto, il giovane ha le idee chiarissime:

«Se non credessi in me stesso, se non fossi un po’ un narciso, come potrei fare questo lavoro? Sul palco va bene spaccare tutto. È nella vita normale che bisogna essere umili: con le persone che lavorano con te, per esempio, e con la musica. Noi, se c’è da provare e suonare, non ci tiriamo mai indietro. E seguiamo regole rigidissime»

E ha le idee chiare pure sul suo futuro:

«A fare la strada delle grandi band, grandissimi live, festival tipo il Coachella. Voglio essere la voce della mia generazione. Ci hanno sempre detto che noi siamo quelli sfaticati, che non abbiamo voglia di fare niente. Ma io vedo tanti ragazzi che si impegnano. Certo, noi siamo stati fortunati, siamo nati con questa strada ben dritta in testa e siamo stati agevolati dalla nostra psicologia. E vorremmo mettere questo nostro dono al servizio degli altri. Facendo musica e dicendo che tutti hanno la libertà di essere come sono»

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