Rivelazioni shock: «Quando c’era Mia Martini, si toccavano»

Si continua a parlare della drammatica vicenda che riguarda Mia Martini con nuove rivelazioni sconcertanti: ecco chi ha deciso di parlare

Il film Io sono Mia, interpretato da Serena Rossi e andato in onda su Raiuno il 12 febbraio, ha scoperchiato il vaso di Pandora: in queste settimane si parla di Mia Martini e di tutte le ingiustizie che ha dovuto subire a causa di certe maldicenze. Oggi prende la parola Drupi, che rivela altri dettagli sconcertanti.

«Ora fanno gli amici, ma prima…»

Il cantautore Drupi non ci sta. È stanco di sopportare l’ipocrisia di chi, oggi, si professa amico di Mia Martini, mentre in passato l’ha schivata, convinto che portasse sfortuna. Così ha deciso di non restare più in silenzio. Ecco le sue parole:

«C’è un limite all’ipocrisia dei brutti stronzi che vantano amicizie immaginarie. Ormai è pieno. Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. E cavalcano l’onda. Quando a frotte all’epoca, nell’ambiente, la schifavano: entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri, oppure la chiamavano ‘L’Innominabile’. Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che… Ma è uno sfogo d’istinto che le devo»

Insomma, il cantante non è riuscito a starsene in disparte mentre, da settimane, viviamo in un clima commemorativo e celebrativo. Tutto molto bello, se non fosse che i colpevoli sembrano essersi eclissati o mimetizzati con chi ha voluto veramente bene a Mimì.

Un disco per ricordare Mia

Intanto, proprio in questi giorni, è arrivato nei negozi di dischi una nuova raccolta dei brani più belli di Mia: si intitola Io sono la Mia musica, comprende sessanta brani, divisi in quattro cd, e ripercorre l’intera carriera dell’artista, dal 1971 al 1994. Il pubblico si è subito dimostrato entusiasta di fronte a questo ennesimo cofanetto postumo.

Ormai è chiaro che i colpevoli di quello che è accaduto a Mia Martini non pagheranno mai, ma sarebbe educato almeno non fingersi suoi amici. Soltanto in questo modo è possibile rispettare la memoria di una artista straordinaria e irripetibile.

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