Festival di Sanremo: il primo giudizio sui brani in gara

I giornalisti hanno ascoltato in anteprima assoluta i brani in gara al Festival di Sanremo. Ecco i loro giudizi a riguardo, tra conferme e sorprese

Il Festival di Sanremo è alle porte e i giornalisti, invitati ad ascoltare in anteprima i brani in gara, hanno espresso la loro opinione a riguardo. La prima nota confortante, che mette d’accordo tutti, è la seguente: quest’anno non ascolteremo canzoni davvero brutte. Anche se qualcuna ha lasciato i critici piuttosto scettici.

Gli artisti in gara

Il Festival di Sanremo, che partirà il 5 febbraio, è – da sempre – uno specchio fedele dei tempi che viviamo, anche e soprattutto per i brani in gara, che rispecchiano le tendenze, i gusti e gli interessi del momento. Quest’anno, inoltre, Claudio Baglioni, conduttore e direttore artistico della kermesse, ha scelto una rosa di artisti davvero eterogenea e accattivante.

Ce n’è per tutti i gusti: dal giovane Achille Lauro al pop Francesco Renga, dalla veterana Patty Pravo all’immancabile Arisa, dal chiacchieratissimo Irama agli amatissimi ragazzi de Il Volo. E poi ancora Anna Tatangelo, Simone Cristicchi, Paola Turci, Loredana Bertè e molti altri nomi, tanto diversi quanto complementari e funzionali ad un evento che possa conquistare un pubblico ampio e vario.

Il primo ascolto

Dal primo ascolto, i giornalisti ci fanno sapere che il tema ricorrente dei brani in gara è l’amore, che – come sempre – sul palco dell’Ariston ha un impatto molto forte. Ma, per quanto sia un tema importante, quest’anno non è quello maggiormente indagato: pare infatti che un ruolo determinante lo ricoprirà la politica, con pezzi fortemente influenzati dai fatti che riguardano il nostro Paese e non solo.

Ecco le parole di Baglioni a proposito delle canzoni in gara: “Abbiamo cercato un senso di bellezza, originalità e sincerità. Ma è stata pur sempre una scelta e non siamo infallibili. Ho raggiunto la pace dei sensi, avrei voluto raggiungere anche quella dei consensi, ma purtroppo non è stato possibile”.

Cosa dobbiamo aspettarci, dunque? Certamente delle conferme: Cristicchi e Silvestri, a tal proposito, sono gli artisti che hanno conquistato maggiormente i critici. Cristicchi parla d’amore in modo teatrale, Silvestri – invece – tocca una tematica delicata, vale a dire quella del carcere minorile.

Sorprende anche Paola Turci, che parla del rapporto col padre; Motta – già due volte vincitore del Premio Tenco – che parla della situazione in cui versa l’Italia; Irama, che parla di violenza, raccontando la storia di Linda, la protagonista del suo brano.

I sentimenti al centro del Festival

I sentimenti, dicevamo, saranno al centro della kermesse. Ma non date per scontato che si parli per forza d’amore di coppia. Enrico Nigiotti, ad esempio, racconta del nonno defunto e del profondo legame che li teneva uniti. Commovente, dicono i giornalisti, e coinvolgente. D’amore parla anche Renga, che torna in una veste molto classica.

Anna Tatangelo racconta la ritrovata serenità col compagno, in un brano autobiografico e inteso, che la vede ritornare al Festival in una veste più matura. Nek racconta i sentimenti e la difficoltà che comporta amare. Una ballata d’amore è quella che propone Ultimo, vincitore – lo scorso anno – di Sanremo Giovani. Poco originali, a detta dei critici, Federica Carta e Shade, ma anche Einar, con un brano, pare, troppo vecchio per la sua giovanissima età.

Grandi sorprese

Come ogni anno, non mancheranno artisti e brani che ci lasceranno a bocca aperta: a tal proposito, è da tenere d’occhio la strana coppia del Festival, ovvero quella formata da Patty Pravo e Briga. Non solo: secondo i critici, a sorprenderci sarà anche Achille Lauro, in un mix di rock e autotune.

Dimenticate il Nino D’Angelo neomelodico: a Sanremo, arriverà con un brano che è un mix di rap e autotune, accompagnato da Livio Cori. Con i due, tradizione e contemporaneità si incontrano e, pare, conquisteranno il palco dell’Ariston.

Infine, raccomandano i giornalisti, da tenere d’occhio è il giovane Mahmood, che propone il pezzo più moderno del Festival: sorprendente e assolutamente all’avanguardia.

Il resto, al momento, non sembra essere degno di nota. Ma, si sa, Sanremo è sempre una grande incognita: quello che piace ai critici e viene osannato da loro non è detto che colpisca la gente da casa (e viceversa). Perciò non ci resta che aspettare il debutto, martedì 5 febbraio, per ascoltare le 24 canzoni in gara!

Fonte immagine di copertina: www.rockol.it

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